Sanità. Rischio Chiusura Chirurgia a Canicatti e diritti negati a Naro: “Bisogna intervenire con urgenza”

Abbiamo presentato due interrogazioni al Presidente della Regione Siciliana e all’Assessore regionale della Salute per segnalare le disfunzioni in atto in due strutture sanitarie pubbliche presenti in provincia di Agrigento, nel solco di un’azione costante per convincere finalmente il governo regionale a porre l’attenzione sull’assistenza sanitaria in Sicilia, dove le situazioni di emergenza segnalate dai cittadini hanno ormai una cadenza quotidiana e riguardano tutte le province.

Nella prima interrogazione, Catanzaro chiediamo chiarimenti in merito alla paventata chiusura dell’Unità operativa di Chirurgia dell’Ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì, presidio sanitario che garantisce servizi al vasto comprensorio geografico di cui fanno parte i Comuni di Camastra, Naro, Castrofilippo, Campobello di Licata, Ravanusa, Racalmuto e Grotte.

E’ una struttura che presenta da tempo preoccupanti disfunzioni legate all’insufficienza di organico, alla deficienza della strumentazione sanitaria e alle gravissime carenze infrastrutturali. E’ unanime il grido d’allarme proveniente dai territori, il governo deve dirci con sollecitudine se c’è la volontà di porre in essere tutte le misure necessarie a risolvere celermente le problematiche esposte, scongiurare ogni ipotesi chiusura e garantire adeguati livelli essenziali di assistenza alla popolazione interessata.

La seconda interrogazione riguarda il presidio sanitario di base di Naro che eroga servizi indispensabili per il territorio. Ricevo segnalazioni  circa un depotenziamento delle attività e dei servizi erogati a causa delle gravi carenze di organico dovute principalmente alla quiescenza del personale. Non verrebbero garantiti con continuità prenotazioni visite, rinnovo ticket e procedure di cambio medico di famiglia. Anche in questo modo viene negato il diritto alla salute ed anche in questo caso il governo deve dirci con urgenza se sia a conoscenza della problematica e se non ritiene opportuno avviare urgenti verifiche e programmando la immediata risoluzione delle criticità evidenziate.