SOSTEGNO BANCA DEL SANGUE CORDONALE SCIACCA 19 NOVEMBRE 2020

Le battaglie vanno combattute, non solo quando si è in emergenza ma soprattutto quando appare utile programmare e lavorare per il futuro, affinché il peggio non si concretizzi!

La banca del sangue cordonale di Sciacca rappresenta un’eccellenza assoluta nel panorama sanitario internazionale, avendo ottenuto riconoscimenti e risultati di portata storica.

Nel recente passato mi ero impegnato in prima persona, affinché presso la struttura di Sciacca arrivassero mediante appositi contratti di ricerca forze fresche, con l’obiettivo di innestare nuove professionalità di assoluto valore, mettendole a disposizione del territorio.

Mi sono battuto per difendere il mantenimento del posto di lavoro di talune importanti professionalità, da anni al servizio della Banca cordonale del sangue di Sciacca, improvvidamente messe alla porta dai vertici dell’asp, affinché continuassero a servire questo territorio.

Perciò, oggi, la notizia che la banca del sangue cordonale sarà uno dei siti prescelti per la conservazione del vaccino anti covid, non può che riempirmi di gioia perché conferma il senso del lavoro svolto in questi anni.

Dopo le mie rimostranze, i presidi sanitari di Agrigento e Sciacca sono stati inseriti nei centri autorizzati alla raccolta del plasma.

L’assessorato regionale alla Sanità è corso ai ripari dando disposizione di procedere alla raccolta del plasma per la cura del Coronavirus per uso compassionevole sia al “San Giovanni di Dio” di Agrigento sia al “Giovanni Paolo II” di Sciacca.

La provincia di Agrigento non può continuare ad avere un ruolo marginale in una politica di crescita e sviluppo, a maggior ragione quando si parla di salute e di emergenze

POTENZIAMENTO STRUTTURE SANITARIE PER LA LOTTA AL COVID19 – 12 NOVEMBRE 2020

Ho incontrato il Commissario dell’ASP di Agrigento, Mario Zappia, per avere un quadro dettagliato delle iniziative che si stanno mettendo in campo sul territorio per contrastare la diffusione dell’epidemia di Coronavirus.

Sono stato rassicurato sull’aumento di 10 posti di terapia intensiva nel presidio ospedaliero di Ribera già a partire dal prossimo fine settimana e sulla creazione di ulteriori 3 posti al “Giovanni Paolo II” di Sciacca e 6 al “San Giovanni di Dio” di Agrigento.

Ho sollecitato un potenziamento del personale sanitario che in tempi brevi dovrebbe essere implementato con l’arrivo di medici, infermieri e ausiliari affinché garantiscano un ottimale funzionamento dei nuovi reparti.

I cittadini sono legittimamente preoccupati per la tenuta del sistema sanitario in provincia di Agrigento nel caso di un’impennata del numero di contagi.

Il diritto alla vita e alla salute deve essere salvaguardato al di sopra di ogni calcolo o ragionamento politico e chi ha responsabilità istituzionali ha il dovere dimostrare in momenti simili maturità ed equilibrio.

La gestione della fase emergenziale non può compromettere la piena funzionalità dei nostri ospedali, che devono continuare ad offrire assistenza e cure.

Le istituzioni devono parlarsi, confrontarsi, cooperare nell’Inter di un intero territorio, che attende come dalle parole si passi ai fatti.

Il muro contro muro serve solo ad acuire le paure e le incertezze dei cittadini.

Serve riconvertire tutte le strutture attualmente dismesse sul territorio, dotandole delle necessari attrezzature, per la creazione di nuovi posti letto può essere di vitale importanza nell’ambito delle azioni di contenimento del Covid-19 in Sicilia.

Le strutture sanitarie attualmente presenti nel territorio della provincia di Agrigento rischiano di non reggere l’impatto di un eventuale aumento dei casi di Coronavirus per questo potrebbe essere utile riaprire edifici come l’hotel Piccadilly di Licata e l’Istituto “Burgio Corsello” di Canicattì. Chiederemo al governo Musumeci di adottate ogni ulteriore misura utile per contenere la diffusione del Covid-19 e, soprattutto, per sostenere l’attività del servizio sanitario regionale.

Gran parte del personale ha bisogno di dispositivi di protezione individuale (DPI), di dotazioni di base per l’igiene come disinfettanti per le mani, per le superfici, guanti, occhiali, camici monouso, mascherine e contenitori per il trasporto del materiale utilizzato durante le visite domiciliari.

Il mio gruppo parlamentare all’Ars chiederà inoltre, in vista dell’esame della manovra economica regionale, di inserire misure che attengono alle competenze della Regione a sostegno dei cittadini e delle attività produttive, alla luce delle ripercussioni che l’emergenza Coronavirus sta causando al tessuto economico ed imprenditoriale della Sicilia.

DIFESA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI PAOLO II DI SCIACCA – 30 OTTOBRE 2019

Un altro tassello, apposto alla costruzione di un nuovo modello di rappresentanza politica ed istituzionale di Sciacca e del suo hinterland, la cui voce, nelle sedi istituzionali dove si decidono i destini delle nostre comunità è tornata a farti sentire forte.

La decisione del governo regionale di ritornare sui propri passi e di assegnare la Stroke Unit al nosocomio di Sciacca rappresenta l’ennesimo segnale di un’inversione di tendenza, nei rapporti fra Palazzo d’Orleans e la città di Sciacca.

Abbiamo lavorato tutti insieme, senza distinzione di appartenenza o collocazione, mettendo il territorio con le sue esigenze davanti ad appartenenze o coloriture politiche; ed è questa la politica che sa e può risolvere i problemi dei cittadini.

Sono sempre più determinato a difendere il territorio, stanco di essere costantemente umiliato.

La salute dei nostri cittadini non si tocca!!!

Sono costantemente in contatto con l’assessore Razza e la collega La Rocca Ruvolo per porre rimedio ad una scellerata scelta che minaccia lo stesso diritto alla salute di un intero territorio.

DISPOSITIVO SANITARI PER DIABETICI – 18 GIUGNO 2019

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo”.

Per questo la mia attenzione su questo argomento è stata massima. Già a febbraio 2018 avevo presentato un’interrogazione al governo regionale perché intervenisse sulla drammatica situazione della mancanza di dispositivi.

Non ho problemi ad affermare che ho trovato nell’assessore Ruggero Razza piena disponibilità, infatti, si è provveduto all’acquisto di 3000 FGM, un numero cospicuo ma che certo non risolve il problema.

Oggi, insieme ai colleghi Giovanni Cafeo | Page, Franco De Domenico, Nello Dipasquale, Giuseppe Arancio abbiamo presentato un’altra interrogazione per affrontare quest’altra emergenza.

MALASANITA’ – DIFESA DEL NOSOCOMIO DI LICATA – 13 AGOSTO 2021

MALE LA GESTIONE DEI CONTAGI, PEGGIO I LIVELLI MINIMI DI ASSISTENZA NEGLI OSPEDALI. A LICATA SITUAZIONE ESPLOSIVA

La gestione delle Emergenza siciliane di Musumeci è inqualificabile. La Sicilia è ultima per numero di vaccinati e prima per contagi e nuovi ricoveri.

Per me, è motivo di grande apprensione la condizione di Licata, terza città per numero di abitanti della provincia di Agrigento, dove ci sono seri rischi di vedere seriamente ridimensionato, o addirittura chiuso, l’ospedale San Giacomo d’Altopasso, punto di riferimento sanitario nella parte orientale del territorio provinciale.

Ci sono gravissime responsabilità da parte del governo regionale

La ciliegina sulla torta è stata una riunione della Commissione sanità che era stata organizzata proprio a Licata e che tutti hanno letteralmente snobbato, come se il problema fosse lontano da loro.

A Licata l’ospedale senza personale e senza attrezzature rischia di chiudere, a Sciacca al Giovanni Paolo II non si parla più di Stroke Unit e di potenziamento dell’Area di emergenza, come se il Covid avesse cancellato tutte le altre patologie.

La risposta non la dovete a me, ma alle donne e agli uomini del nostro territorio che credono ancora in un diritto alla salute che ormai rischia di essere negato.

INSTALLAZIONE DI VIDEO SORVEGLIANZA NEGLI ASILI E NELLE CASE DI CURA 03 MARZO 2020

Il numero di episodi di violenza che si consumano all’interno delle strutture, che al contrario dovrebbero essere luoghi protetti e sicuri, è purtroppo allarmante.

In questo caso i rimedi esistono. Infatti, attendo che il Governo di Nello Musumeci metta in discussione la mia PROPOSTA di legge che prevede l’obbligatorietà dell’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno di asili e case di cura, pena il mancato accreditamento delle strutture presso il sistema regionale.

Questo garantirebbe un’efficace prevenzione in materia di maltrattamenti e abusi su chi è impossibilitato a difendersi, senza in alcun modo violare il diritto alla privacy di insegnati o operatori sanitari.

Si tratta di una misura forte ma necessaria!