Ci sono battaglie politiche ancora in grado di nobilitare e di emozionare, temi e questioni talmente alti da attraversare il tempo e le stagioni, per essere consegnate alle generazioni avvenire, come tratti identificativi di un territorio; se questo è vero, la battaglia per la difesa della Scala dei Turchi appartiene a questa categoria!”

Lo scrive in seguito alla storica votazione del consiglio comunale di Realmonte, che con forza ha saputo dire NO all’ipotesi di privatizzazione del sito.

La storia non si svende; l’identità di un popolo non può diventare oggetto di mero business; la bellezza dei nostri luoghi appartiene al popolo e non può essere mercificata! Da mesi ormai mi batto con tutte le mie forze affinché le istruzioni regionali salvaguardino il diritto inalienabile di una comunità di non vedersi scippata del suo patrimonio più grande; ho gridato alla Sicilia intera la mia rabbia per una simile evenienza e, via via, ho visto mobilitarsi le coscienze, ho visto altre voci unirsi alla mia, fino ad oggi, fino al voto del civico consesso di Realmonte che appone un sigillo a questa grande lotta di civiltà e di progresso, sociale e culturale!”

La provincia di Agrigento non è un granaio di voti, dove il potente di turno viene ad attingere a piene mani, quando gli serve o fa più comodo; la provincia di Agrigento non nemmeno un feudo, da svendere all’affarista dell’ultima ora per qualche piatto di lenticchie; la provincia di Agrigento è terra ricca di storia e soprattutto ricca di bellezza; ed è su questa bellezza che va costruita una nuova visione di futuro, che metta al centro i suoi figli, non da comprimari, non da servi, ma da protagonisti; il rilancio della scala dei Turchi come luogo simbolo di questa nuova stagione di protagonismo rappresenta una grande battaglia vinta, ma anche l’occasione per farmi dire che le cose stanno cambiando e che la voce di questo territorio si leva sempre più forte ed alta nelle stanze della politica e del potere palermitano. Adesso avanti con il riconoscimento della scala dei Turchi come nuovo sito UNESCO!”