Ti ringrazio cara Donna, per aver tirato su, da che l’uomo ha memoria, famiglie e bambini sostenendo anche il peso del lavoro, per non esserti arresa davanti alla fatica di carriere difficili e piene d’ostacoli. Ostacoli di diffidenza e supponenza costruiti con l’arroganza degli uomini.

Ti ringrazio per non aver abbassato lo sguardo davanti a chi ti guarda con lascivia sul posto di lavoro, ma per aver invece voluto dimostrare chi sei e cosa sai fare.

Ti ringrazio per avermi insegnato la gentilezza e il coraggio, per essere stata mondina, staffetta, sarta e astronauta. Per aver scalato le montagne e poi messo a letto i bambini, per avermi curato dalla febbre e aver vestito la toga della magistratura con onestà e probità. Per esser stata medico e maestra, casalinga e meccanico, politico e direttrice generale e non aver mai perso la determinazione e il sorriso.

Ti ringrazio per esserti rialzata sempre, per aver compreso la piccolezza degli uomini e averla superata. Ma una cosa voglio prometterti. Io sarò sempre dalla tua parte. Sarò accanto a te tutte le volte che una donna verrà picchiata, vessata, violentata in qualunque parte del mondo, per porgerLe una mano e ricordarle di non essere sola.
Ti abbraccio forte, cara donna, chiunque tu sia, qualunque colore abbia la tua pelle e ovunque ti trovi.
Anche a te, buona domenica.
Michele