Amiche e amici come va? passata bene l’estate?

E’ passato un po di tempo dall’ultima E-news. Non volevo annoiare le giornate estive. A rilento procede l’attività parlamentare. L’assemblea è impantanata, da moltissimi mesi, con le norme finanziarie (collegati, stralci dei collegati e collegato dei collegati). Io non mi sono fermato. Credo che sia una forma di rispetto verso la fiducia che mi è stata accordata. Sono più motivato e determinato che mai! Importantissime proposte di legge attendono di essere calenderizzate in aula: la legge #SiciliaPlasticFree, la riforma dei rifiuti, la riforma sui consorzi di bonifica, sull’Istituto zooprofilattico, norme per favorire l’accesso ai giovani in agricoltura ecc ecc.

Vi terrò aggiornati!

Buona Lettura!

In questa E-News: 

In Evidenza: La Scala dei Turchi è di tutti!

…inoltre

1. Bandi e Opportunità di lavoro
2. Rischio idrogeologico: Qualcosa si muove attorno al fiume Verdura
3. Zone Franche Montane: opportunità di sviluppo
4. “Sono razzista al 100%”

 

Gli impegni si mantengono! 

Ho portato all’attenzione dell’Assemblea Regionale l’incresciosa e per certi aspetti assurda vicenda che si sta sviluppando intorno al futuro ed al destino della Scala dei Turchi, che verte sulla mercificazione di uno dei siti più belli della nostra terra. Io non so se questo tratto di costa, dalla bellezza sconvolgente dal valore inestimabile, uno dei luoghi più incantevoli della Sicilia e dell’Italia che tutto il mondo ci invidia, una vera CARTOLINA sia più o meno privato.

Il mio intervento stasera in questa Aula si è reso necessario per l’amore smisurato che provo nei confronti del mio territorio e della Sicilia che rappresento. La questione deve essere analizzata e compresa fino in fondo, affinché si scongiuri il rischio di far passare in silenzio e nell’indifferenza generale un disegno ed un proposito che offende il concetto stesso di bene comune nella mia provincia e dell’intera Sicilia.

Avevo preso l’impegno che in alcun modo consentirò, in alcun modo, di mercificare sulla nostra storia e sulla nostra identità.

Il quesito, a mio avviso, cruciale e dal quale partire nella mia analisi è il seguente: l’accordo ipotizzato paventato tra il comune di Realmonte e l’asserito proprietario del sito è rispondente alle prerogative della comunità, in termini di comune utilità, fruibilità e identità, TUTELA E VALORIZZAZIONE? 

È moralmente e materialmente accettabile che si sottoscriva un accordo in cui si preveda che ben il 70 per cento dei proventi per 70 anni derivanti dallo sfruttamento dei diritti dell’immagine vada a finire nelle tasche di un privato?

Soprattutto mi chiedo: ritiene davvero questa Assemblea ed il governo della Regione un simile accordo sensato, saggio e condivisibile?

Io penso che la Regione Siciliana non possa ne debba fare finta di niente.

Ritengo che non si possa chiudere gli occhi dinnanzi un simile paradosso, anche in considerazione del fatto che la stessa Regione Siciliana ha speso negli anni ingenti somme pubbliche (ed è stata, sia ben chiaro, cosa buona e giusta averlo fatto!!) per la messa in sicurezza della “scogliera bianca della Sicilia”.

Da cittadino ed amante di questo meraviglioso tratto di costa, unico al mondo, mi interrogo sulle sorti di uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia.

Viste la bellezza e l’importanza del sito, essere attenti, vigili e rigorosi è il minimo che dobbiamo ai nostri cittadini, che ci guardano con occhi attenti e, purtroppo, disincantati.

Non dimentichiamoci che stiamo parlando un tratto di costa unico nel suo genere al punto da essere inserito nel catalogo dei geositi regionali.

La risposta dell’Assessore Cordaro –> QUI

 

1. Bandi e Opportunità di lavoro

Scorrendo le “opportunità”, magari troverete qualcosa che fa proprio al caso vostro. Concorsi nelle pubbliche amministrazioni , istanze e progetti possono essere un ausilio per accedere a contributi e fondi destinati ai giovani, agli agricoltori, alle donne e alle associazioni. Come sempre sono disponibile per maggiori informazioni. Basta scrivere a segreteriamichelecatanzaro@gmail.com o compilare l’apposito modulo CONTATTI.

 

2. Rischio idrogeologico: Qualcosa si muove attorno al fiume Verdura

Il Presidente della Regione Nello Musumeci abbandoni la stagione dei proclami e passi, una volta e per tutte, dalle parole ai fatti;

lo rivendicano gli amministratori e le popolazioni di Sciacca, di Ribera e dei paesi dell’entroterra Montano, Calamonaci, Burgio e Villafranca in primis, rispetto ai danni causati ciclicamente dall’esondazione del fiume Sosio-Verdura.

Sarebbe irresponsabile avvicinarsi ad un’altra stagione invernale, senza avere posto in essere quegli interventi ritenuti necessari al fine di mettere in sicurezza i territori dei comuni interessati dall’attraversamento del fiume Verdura.

Ho più volte sollecitato, anche con atti ufficiali, l’attenzione del governo della Regione rispetto ad un tema che parla della sicurezza e dell’incolumità di intere comunità.

Il grande assente è il governo della Regione, che pure negli scorsi mesi ha incontrato i sindaci e amministratori dei comuni interessati, rassicurandolì sulla indifferibili di interventi, che ad oggi non si sono visti.

Anticipare i danni che potrebbero determinarsi dalle piogge invernali rappresenta un’autentica priorità per il territorio agrigentino, sollecitando le istituzioni governative ad essere conseguente con gli impegni assunti.

CHE COINCIDENZA!

Dopo la mia segnalazione il Presidente incontrerà i sindaci del comprensorio martedì prossimo. Il paradosso è che da tempo sono disponibili circa 5 milioni di euro per la pulizia dell’alveo del fiume Verdura ed è stato anche approntato dal Genio Civile di Agrigento il relativo progetto.

QUANDO LE COSE ACCADONO VUOL DIRE CHE IL DANNO E’ FATTO!

 

 

3. Zone Franche Montane: opportunità di sviluppo

Ho sempre sostenuto che l’istituzione delle Zone Franche Montane (ZFM) può rappresentare un’occasione di rinascita, crescita e sviluppo di numerose comunità delle aree interne dell’isola che rischiano di rimanere sempre più emarginate prevedendo delle fiscalità di vantaggio.

Avevo preso l’impegno con il Comitato regionale promotore per le Zone Franche Montane di Sicilia di discutere al più presto il testo in Commissione per poterlo sottoporre all’esame dell’aula.

Ebbene! ✅ IMPEGNO MANTENUTO!

 

 

 

 

“Sono razzista al 100%”

L’Italia è Una! Da nord a Sud, dalla Lombardia alla Calabria, isole comprese.
Non riesco veramente a comprendere i sentimenti d’ignoranza e odio che possono agitarsi nel cuore di una (apparentemente) normale signora lombarda che, con candore quasi ingenuo, si autoproclama razzista e, udite udite, ne va fiera.  Come se, per esempio, mi mettessi a urlare da un balcone di essere un cretino e pretendessi anche un applauso.

Cioè in che senso, esattamente, pensava, cara signora, che le sue affermazioni potessero passare inosservate?

E – tipica toppa che è peggio del buco – quale fraintendimento può insidiarsi nella locuzione “sono razzista al cento per cento“??!!

Insomma vuole davvero prenderci in giro dicendo d’essere razzista e un attimo dopo dicendo di non voler in fondo dire d’esserlo? Io signora, un po’ la capisco.  Ormai vale tutto. Chiunque può dire tutto e il contrario di tutto, questa tirannia del “pensiero veloce” e della tastiera immediata ci sta prendendo la mano… Certo lei forse ha esagerato, ma tutto sommato si sarà sentita spalleggiata in questa sua nostalgia per la razza pura anche dall’ex ministro. Beh signora, una cosa voglio dirgliela però. L’Italia, quella bella e libera non è come lei, proprio non la pensa come lei.

L’Italia, quella bella e libera, riconosce in ogni identità, in ogni tradizione, persino in ogni accento diverso – si anche in quello foggiano che magari non le piace tanto – una ricchezza inestimabile da proteggere e valorizzare. Riconosce nella varietà ambientale e culturale di ogni regione un pezzo indispensabile della propria totalità e un anello di quella catena millenaria che è la storia d’Italia. Lei, signora, fa parte di una minoranza, sparuta e ignorante ma non abbia paura, in questa Italia, accogliente, forte e libera, c’è posto anche per lei. Impari a riconoscere che siamo un popolo fiero perché coraggioso e libero perché accogliente. In fondo, non è mai troppo tardi per imparare e, magari, cambiare idea.