Finalmente, per la prima volta, la Sicilia ha una Legge sulle politiche giovanili. Infatti, sono estremamente felice di comunicare a tutti gli amici che è stata la approvata da poco in aula

Sono orgoglioso di poter parlare oggi qui, in un argomento che mi tocca profondamente e, che da solo, vale tutto il mio impegno. Per chi non lo sapesse, infatti, provengo dal mondo dell’associazionismo e della rappresentanza giovanile. Ho condiviso anni di battaglie con migliaia di giovani siciliani, mi sono fatto portavoce delle loro istanze e ho condiviso problemi e sconforto. Degli anni universitari parlo sempre con un velo di nostalgia. Sono stati anni pieni, in cui tanti abbiamo maturato un’idea di politica nuova: una politica attiva, del fare, del coraggio e delle scelte serie e decise; una politica schietta, onesta e appassionata di chi vuole risolvere le cose… e ce la fa.

Quante volte ci siamo trovati in un congresso, in una iniziativa politica e abbiamo sentito dire frasi come “il futuro è dei giovani”, “dobbiamo pensare ai giovani”, “spazio ai giovani”. Già, “i Giovani!” Quante volte la classe politica si è rivolta a noi durante le campagne elettorali? Ci chiedevano di attivare un dialogo generazionale, auspicavano un confronto con le istituzioni.

Ma cosa poi concretamente cosa veniva fatto non è dato sapersi. Così come non è dato sapersi dove sono finiti tutti i buoni propositi che hanno animato le classi dirigenti del passato. Forse, fra qualche anno nel buco nero recentemente fotografato troveremo le risposte. Tutto ciclicamente spariva per tutto ritornare nella nuova campagna elettorale.

Una volta eletto qui all’ARS, non volevo tradire la fiducia che mi era stata concessa, non potevo tradire le speranze di un (più giovane) Catanzaro, che portava avanti con tanti altri della sua generazione idee, progetti, speranze. Non potevo tradire il loro coraggio e i loro sentimenti di cambiamento. Quindi, il mio primo atto parlamentare non poteva che essere rivolto alle giovani generazioni. È questo che mi ha portato 13 mesi fa, marzo del 2018, a presentare una proposta di legge per dotare la Regione Siciliana di una legge sulle Politiche Giovanili e istituire il Forum e dell’Osservatorio dei Giovani. È arrivato il momento di dare una risposta concreta ad un’esigenza che avvertiamo sempre più forte, ossia dare voce e spazio ai giovani e sostenere la freschezza e la creatività delle loro idee.

Per lo spirito di politico universitario che ancora anima il mio operato, dalle parole sono passato ai fatti; e non avrei potuto fare altrimenti.

Investire sui giovani e sulla loro crescita umana, culturale e professionale, sul loro reale coinvolgimento e la loro responsabilizzazione, significa investire sul futuro di un determinato territorio. Un concetto elementare che fino ad oggi la classe politica regionale aveva pensato bene di non applicare. Noi invece lo abbiamo voluto applicare!

la Sicilia ERA l’ultima regione Italiana a non avere una legge sulle politiche giovanili. AVEVAMO il dovere morale di mettere fine a questo ritardo. La prima Regione fu il Molise nel 1980. Sono passati 39 anni!  39!

Continuiamo a interessarci della Sicilia, lo dobbiamo ai nostri giovani, ai tanti che sono costretti ad andare via e a quelli che con coraggio restano.

Il lavoro che ha svolto la V Commissione è ammirevole, a loro porgo un sincero ringraziamento, e, ovviamente al Presidente Sammartino al quale so che è giunta un altro apprezzamento da parte del Forum Nazionale che auspica una SICILIA finalmente dotata di questa legge.