Crisi CMC: La Palermo-Agrigento e la Caltanissetta-Agrigento rischiano di essere le ennesime opere incompiute in Sicilia

Crisi CMC: La PalermoAgrigento e la Caltanissetta-Agrigento rischiano di essere le ennesime opere incompiute in Sicilia

Sono passati 12 mesi da quando ho presentato un’interrogazione al Governo regionale nella quale manifestavo le mie perplessità circa gli inaccettabili ritardi sullo sullo stato dei lavori nei cantieri sulla Palermo -Agrigento. (FOTO 1)

In questo atto ispettivo chiedevo di conoscere il crono programma e le difficoltà alla base dei ritardi nella prosecuzione delle opere. Ormai dal 2013 la strada statale Agrigento-Palermo (SS 189-121) è interessata dai lavori di ammodernamento e messa in sicurezza, per i quali non sono stati rispettati i tempi di consegna, con conseguenti disagi e rischi per gli automobilisti che la percorrono quotidianamente. La statale 189 rappresenta una via di comunicazione di fondamentale importanza per chi intende raggiungere Palermo da gran parte dei comuni della provincia di Agrigento ed in questi anni gli utenti dell’arteria hanno subito forti disagi con pesanti ricadute sulle popolazione in termini economici e dei servizi.

Ebbene, la risposta dell’assessorato rinviava la consegna dei lavori all’inizio del 2019 giustificando il ritardo con la necessità di nuove varianti e provvedendo quindi ad un nuovo reperimento di somme. (FOTO 2) Purtroppo non ci sarà nessuna consegna dei lavori. E’, infatti, notizia di pochi giorni fa l’avvio della procedura fallimentare per la CMC.

Pertanto stamane, insieme ai colleghi Luca Sammartino, Giovanni Cafeo, Giuseppe Arancio e Nello Dipasquale, ho depositato una nuova interrogazione (FOTO 3) per segnalare che “lo stato di crisi di CMC ha delle ricadute dirette sullo stato dei lavori nei cantieri sulla Palermo-Agrigento (SS121 e SS189) e sulla SS640 Agrigento-Caltanissetta”. Ho chiesto espressamente al Governo quali provvedimenti intenda assumere nei confronti di ANAS S.p.A. al fine di sollecitare la definizione diretta delle pendenze economiche nei confronti dei lavoratori e di tutti gli operatori economici creditori della società cooperativa CMC di Ravenna e se e quali iniziative vuole intraprendere per consentire la prosecuzione e conclusione delle opere pubbliche.

Vedremo se e quando mi risponderanno.

Nel frattempo la deputazione nazionale parteciperà al tavolo di crisi per CMC attivato presso il Mise al fine di chiedere nuovi e urgenti strumenti di salvaguardia delle imprese e dei lavoratori coinvolti.