AGGIORNAMENTO! Il 23 novembre 2019 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che estende i finanziamenti di “Resto al Sud” agli under 46 e ai professionisti –> CLICCA QUI

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under 46 nelle regioni del Mezzogiorno, Sicilia compresa.

E’ possibile avviare iniziative imprenditoriali nei seguenti settori:

– produzione di beni nei settori industria, artigianato,
– trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura,
– fornitura di servizi alle imprese e alle persone,
– turismo.
– attività professionali;

Sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.

Sono ammissibili le spese per
– ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili (max 30%)
– acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e
– programmi informatici
– principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività (max 20%)

Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:
– contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
– finanziamento bancario a tasso zero pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.

Per tutta la durata del finanziamento i beneficiari:
– non possono essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o di altra attività d’impresa in esercizio;
– i liberi professionisti non devono risultare titolari di partita IVA , nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per attività analoga a quella della domanda stessa;

Importanti modifiche ad una delle più importanti misure di agevolazione attive ad oggi dedicata a coloro i quali vogliano avviare una nuova attività in Sicilia e nel Mezzogiorno.

E’ previsto, infatti, un sostanzioso allargamento della platea a cui è dedicata la misura Resto al Sud, aprendo l’agevolazione anche ai professionisti (prima esclusi) e facendo in modo che anche i meno giovani con meno di 45 anni (il limite era prima di 35 anni) possano accedere all’agevolazione

La nuova legge prevede testualmente : ” Modifiche alla misura a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno denominata “Resto al Sud” 1. Al decreto – legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n.  123, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 1, comma 2,  le parole «35 anni»  sono sostituite dalle seguenti  «45 anni»; b) all’articolo 1, comma 10,  le parole «libero professionali e» sono soppresse.”

La misura Resto al Sud, gestita di Invitalia, è una misura agevolativa dedicata a coloro i quali vogliono costituire nuove imprese e avviare nuovi studi professionali nelle regioni Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna.

Per questa agevolazione sono stati destinati ben 1,25 miliardi di euro, da ripartire in importi annuali massimi fino a:

  • 36 milioni di euro per l’anno 2017;
  • 280 milioni di euro per l’anno 2018;
  • 462 milioni di euro per l’anno 2019;
  • 308,5 milioni di euro per l’anno 2020;
  • 92 milioni di euro per l’anno 2021;
  • 22,5 milioni di euro per l’anno 2022;
  • 18 milioni di euro per l’anno 2023;
  • 14 milioni di euro per l’anno 2024;
  • 17 milioni di euro per l’anno 2025.

REQUISITI

Il bando è rivolto ai soggetti di eta’ compresa tra i 18 ed i 45 anni che presentino i seguenti requisiti:

a) siano residenti nelle regioni Sicilia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sardegna al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria;

b) non risultino gia’ titolari di attivita’ di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017,o non risultino gia’ beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialita’.

c)non devono essere titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato presso un altro soggetto.

Chi rispetta questi parametri potrà presentare domanda di ammissione alle agevolazioni purche’ siano gia’ costituiti, al momento della presentazione della domanda e comunque successivamente alla data del 21 giugno 2017, o si costituiscano, entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni in caso di residenza all’estero, dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria sotto forma di impresa individuale o societa’, ivi incluse le societa’ cooperative.

Le società potranno essere costituite anche da soci persone fisiche che non abbiano i requisiti anagrafici a condizione che la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non sia superiore ad un terzo, e che gli stessi non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti. Per tali soci però non è prevista alcuna quota di agevolazione.

I soggetti beneficiari della misura devono mantenere la residenza nelle regioni indicate per tutta la durata del finanziamento e le imprese e le societa’ di cui al presente comma devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni del Mezzogiorno

I soggetti cosi individuati possono presentare istanza di accesso alla misura, corredata da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale, attraverso una piattaforma dedicata sul sito istituzionale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia. La stessa Invitalia provvederà anche  alla relativa istruttoria, valutando anche la sostenibilita’ tecnico-economica del progetto, entro sessanta giorni dalla presentazione dell’istanza, ad esclusione dei periodi di tempo necessari alle eventuali integrazioni documentali che possono essere richieste ai proponenti, una sola volta.

SPESE AMMISSIBILI

Le spese che sono ammesse a finanziamento sono:

  1. opere edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria connessa all’attivita’ del soggetto beneficiario nel limite massimo del trenta per cento del programma di spesa;
  2. macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;
  3. programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione (TIC) connessi alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
  4. spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attivita’ d’impresa nella misura massima del venti per cento del programma di spesa; sono ammissibili le spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili, eventuali canoni di leasing, acquisizione di garanzie assicurative funzionali all’attivita’ finanziata.

Non saranno invece ammissibili alle agevolazioni le spese:

  1. relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria, del leasing e del leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale
  2.  per l’acquisto di beni di proprieta’ di uno o piu’ soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
  3. riferite a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  4. effettuate mediante il cosiddetto «contratto chiavi in mano»;
  5. relative a commesse interne;
  6. relative a macchinari, impianti e attrezzature usati;
  7. notarili, imposte, tasse;
  8. relative all’acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  9. di importo unitario inferiore a euro 500,00 (cinquecento/00); j) relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse.

 

Le agevolazioni  previste coprono il 100% delle spese e sono:

  1. 35 per cento come contributo a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura;
  2. 65 per cento sotto forma di prestito a tasso zero, concesso da istituti di credito in base alle modalita’ definite dalla convenzione . Il prestito di cui al periodo precedente e’ rimborsato entro otto anni complessivi dalla concessione del finanziamento, di cui i primi due anni di pre-ammortamento, e usufruisce del contributo in conto interessi e della garanzia.

Sono finanziabili le attivita’ imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi, e a partire dal 2019 anche le attività professionali.

Sono escluse dal finanziamento le attivita’ commerciali ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attivita’ di impresa.  I finanziamenti non possono essere utilizzati per spese relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle societa’, nonche’ agli organi di gestione e di controllo delle societa’ stesse. Per leggere il dettaglio delle attività finanziabili clicca qui.

 

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