Agriturismi, fattorie didattiche e strutture legate all’agricoltura e al turismo in Sicilia: Bando da 25 milioni per le attività da creare o sviluppare. Scadenza 20 dicembre

Agriturismi, fattorie didattiche e strutture legate all’agricoltura e al turismo: la Regione siciliana ha stanziato venticinque milioni di euro per l’apertura o il mantenimento di attività connesse ai comparti.

Tra gli investimenti ammissibili ci sono la ristrutturazione, il recupero, la riqualificazione e l’adeguamento di fabbricati e manufatti aziendali esistenti e delle aree in cui si trovano.

Sono contemplati l’acquisto di attrezzature specifiche e necessarie per l’attività sociale (per esempio per un progetto di agricoltura sociale) e l’installazione e il ripristino di impianti termici e telefonici dei fabbricati o ancora la realizzazione di servizi e dotazioni durevoli necessari per l’attività che si intende realizzare.

Per lo svolgimento delle attività possono essere necessari lavori di adeguamento, come la realizzazione di opere legate al superamento di barriere architettoniche e di prevenzione dei rischi e il miglioramento del bene immobile.

L’operazione 6.4.a – Attività di Agriturismo – intende promuovere la diffusione delle attività agrituristiche, attraverso l’implementazione di servizi informativi, redazione di brochure, investimenti in strutture per attività ricreative, sportive e culturali, per attività di ospitalità e di ristorazione (purchè congiunta a quella di ospitalità) e potranno anche essere realizzati investimenti rivolti alla didattica. Si prevede anche di incentivare la realizzazione di interventi mirati alla creazione di nuove attività e all’ampliamento di quelle esistenti, attraverso la ristrutturazione, recupero, riqualificazione e adeguamento delle strutture aziendali.

Si punta pertanto al miglioramento delle prestazioni economiche delle aziende agricole,  incoraggiandone  la  ristrutturazione  e  l’ammodernamento e puntando all’orientamento  al  mercato.

I  beneficiari  della misura 6.4.A  sono  gli  agricoltori e i coadiuvanti  familiari come definiti ai sensi dell’art.2135 del Codice Civile.

I settori di intervento possono riguardare investimenti per:

  1. le attività di agriturismo, compresa la didattica, e attività di ristorazione, purché congiunta a quella di ospitalità;
  2. i servizi per l’agriturismo relativi alla attività informativa, alle attività sportive, ricreative e culturali;
  3. attività, finalizzate al potenziamento dell’attività agrituristica, relative al campo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC) anche mediante attivazione di servizi di e-commerce o l’utilizzo di nuovi strumenti digitali;
  4. le aziende/fattorie didattiche.

Tra gli investimenti ammissibili vi sono

  • ristrutturazione,  recupero,  riqualificazione  e  ad eguamento  di  fabbricati  e  manufatti  aziendali  esistenti, e delle relative aree di pertinenza, per  la diversificazione delle attività agricole verso  attività  extra-agricole;
  • attrezzature  specifiche  e  necessarie  per  l’attivi tà  sociale  nell’ambito  di  un  progetto  di  agricoltur a  sociale;
  • installazione  e   ripristino  di  impianti  termici  e  telefonici  dei  fabbricati,  nonché  la  realizzazione  di  servizi e dotazioni durevoli necessari per l’attivi tà da realizzare;
  • realizzazione  di  opere  connesse  al  superamento  di   barriere  architettoniche  e  di  prevenzione  dei  rischi, rientranti nelle investimenti  riguardanti  il miglioramento del bene immobile, con conseguente innalzamento del livello di fruibilità;

Il sostegno nell’ambito della operazione 6.4.a è concentrato nelle zone rurali C (compresa C 1 )+ D (Per leggere l’elenco dei comuni appartenenti alle due macro aree leggi qui ) in proporzione superiore all’incidenza di tali zone rispetto alla popolazione regionale totale, con una percentuale pari almeno al 57,11%. Soddisfatta tale condizione si procederà al finanziamento degli investimenti collocati utilmente in graduatoria, prescindendo dalla localizzazione degli stessi rispetto alle zone rurali.

Il sostegno previsto in tutta l’operazione è concesso con un contributo a fondo perduto del 45%  per le piccole e micro imprese, e del 35% per le medie imprese. Il massimale di investimento ammissibile è di 1.000.000,00 di euro per azienda singola o associata. Nella “finestra” del 2017 in regime de minimis il contributo a fondo perduto era pari al 75% dei costi ammissibili ed aveva un contributo massimo per azienda di 200.000 €.

Le domande verranno valutate secondo i seguenti criteri

  • Grado di innovazione degli impianti – Progetti che utilizzano processi o servizi che migliorano le performance (max 10 punti)
  • Grado di innovazione degli impianti – Progetti che prevedono l’uso di Tecnologie di informazione e Comunicazione, anche [mediante attivazione di servizi di ecommerce, utilizzo di nuovi strumenti digitali, adozione di forme di promozione on line. (max 6 punti)
  • Coerenza con gli obiettivi dell’operazione e con gli obiettivi orizzontali (ambiente, clima e innovazione) (max 12 punti)
  • Localizzazione territoriale dell’lmpresa con particolare riferimento alle aree  con sede di realizzazione in Area con problemi complessivi di sviluppo (max 4 punti)
  • Età del conduttore inferiore a 40 anni o, nel caso di società di persone, almeno il 50% dei soci di età fino a 40 anni (12 punti)
  • Imprenditori agricoli professionali che  impieghino almeno il 50% del tempo lavorativo nelle attività agricole e che ricavano dalle stesse almeno il 50% del proprio reddito di lavoro (4 punti)
  • Miglioramento energetico (max 19 punti)
  • Rapporto costi/benefici (max 16 punti)
  • Criterio aggiuntivo: Creazione di maggiori opportunità occupazionali (max 13)

Il punteggio minimo sarà di 30 punti.

Le domande di partecipazione al bando potranno essere caricate sul portale SIAN di AGEA dal 20/09/2018 al 20/12/2018