Massima attenzione per la pesca e l’agricoltura.
È quanto ho chiesto con forza all’assessore regionale al ramo, Edy Bandiera, nell’ultima seduta della commissione Attività Produttive. Per la marineria, nello specifico, servono: contributi per il carburante, nuove disposizioni in materia di misura minima per le reti da traino adattate alla tipologia di pescato presente nel Mediterraneo, revisione distanze dalla costa consentite per legge (anche in ragione dell’enorme sfruttamento dei fondali), introduzione di norme a sostegno dell’accesso ai mercati ittici comuni, oltre che di supporto alle industrie ittico-conserviere. E’ indispensabile pensare ad una normativa di riordino per la pesca, regolamentata ancora da una legge del 2000. L’intero comparto subisce le conseguenze di norme non allineate alle esigenze delle marinerie siciliane.
Lo stesso impegno deve essere profuso in favore dell’agricoltura, altro settore di grande importanza per l’economia siciliana. A cominciare dalla tutela delle varietà autoctone di frumento e dall’intensificazione dei controlli sulle importazioni. E poi ancora aiuti alle imprese per promuovere i loro prodotti sui mercati internazionali, oltrechè miglioramenti delle infrastrutture.
Vigileremo affinchè l’esecutivo dia ascolto alle esigenze di pescatori ed agricoltori, attori principali della cultura enogastronomica siciliana, esaltata e invidiata in tutto il mondo.
